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San Benedetto, Lo chef Massimiliano Capretta trasferisce il suo ‘Arca’ da Alba Adriatica al lungomare delle Palme

Il lungomare di San Benedetto si arricchisce con un nuovo ristorante di altissima qualità. Uno storico locale di Alba Adriatica che ha fatto la fortuna in Abruzzo e che dalla prossima settimana si trasferirà al di la del fiume Tronto, per una nuova esperienza in quella visione più ampia della filosofia dello chef Massimiliano Capretta finita anche in un bellissimo libro.

Sayonara Tortoreto

Si tratta del ristorante ‘Arca’ che andrà a completare l’offerta sempre più di qualità dell’Hotel Smeraldo. Lo chef Massimiliano Capretta ha infatti deciso di trasferire il suo apprezzatissimo ristorante attualmente a due passi dal lungomare di Alba Adriatica, a San Benedetto. Oggi è stato l’ultimo giorno dell’Arca abruzzese e da sabato 15 giugno inizierà l’avventura marchigiana sul Lungomare Rinascimento. Massimiliano ha una filosofia in cucina che è forse pure troppo avanti con i tempi, ma che produce piatti di una bontà esagerata. Una filosofia con tecniche e ricette innovative che, come detto, hanno ispirato anche un fortunatissimo libro dal titolo “Bio cucina Mediterranea” presentato due settimane fa anche all’Università di Teramo. Il servizio dell’Arca è impeccabile, la carta dei vini molto articolata, i piatti unici, e i lavori fatti al locale prima in sala poi in cucina, hanno reso il locale tra i più accoglienti e frequentati.

Gli chef Dalila e Massimiliano Capretta

“E’ però giunta l’ora di una nuova sfida – ha ammesso lo chef Massimiliano Capretta che con la sua ‘Brigata’, ha deciso di caricare armi e bagagli e trasferirsi sul lungomare della Riviera delle Palme – Dopo anni di grandissimi successi nel Regno Borbonico tra qualche giorno saremo al piano terra dell’Hotel Smeraldo Suites & Spa, in quella che in questi anni è stata l’ultima location di un altro locale storico. Da tempo aspettavo l’occasione giusta per fare questo grande passo – ha proseguito lo Chef – Mi è stata offerta la conduzione di tanti ristoranti, ma non erano quello che cercavo.

Mentre ero a Tenerife per una consulenza sulla realizzazione di un nuovo locale, a marzo mi è arrivata una telefonata che mi ha convinto a ripartire per l’Italia e chiudere l’accordo. Abbiamo iniziato subito i lavori di ristrutturazione e tra una settimana inaugureremo la nuova ‘Arca’ a San Benedetto. Di certo – ha concluso lo Chef – appena mi sono affacciato da una delle vetrate e ho visto il mare davanti, ho sentito subito una grande energia”.

L’Arca da anni è un punto di riferimento nell’Abruzzo teramano e Massimiliano si è fatto apprezzare per il suo talento, per la sua cultura e per la sua grande sensibilità. Appassionato di macrobiotica e ayurveda fin dalla gioventù, amante delle arti marziali, ha iniziato a fare sushi quando qui nessuno si era mai azzardato a proporlo.

“L’Arca è nato come ristorante con cucina vegetariana nel 1998 – ha proseguito lo Chef – Nei primi tempi, quando proponevo un ‘arancino al miglio’, qualcuno mi diceva che servivo cibo per canarini. Poi la clientela ha iniziato ad apprezzare il fatto che proponevo materie prime davvero a chilometro zero: con le verdure e gli ortaggi di questa zona che emanano profumi straordinari. Nel 2006, abbiamo iniziato questa avventura del ristorante gourmet con una prerogativa più unica che rara: la certificazione Bio CCPB. In cucina è arrivata mia sorella Dalila che ha studiato con diversi grandi chef, si è laureata in Scienze Gastronomiche e si è poi specializzata nella pasticceria.

Nella brigata c’è poi il suo compagno, Edoardo Massari, sous chef con esperienze in alcuni indirizzi stellati di Roma e che guardacaso è di San Benedetto. Insomma – ha concluso Massimiliano Capretta – così il cerchio si chiude davvero. Punteremo sulla cucina del ‘Marcuzzo’ unendo la tradizione Teramana a quella Picena e sono certo che vinceremo anche questa sfida”.

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