Raccolta di firme per evitare il declassamento dello status di protezione della specie di lupo da ‘Rigorosamente Protetta’ soltanto a quella ‘Protetta’

Il Parlamento Europeo ha recentemente deciso di declassare lo status di protezione della specie lupo da “rigorosamente protetta” a “protetta”.
Si tratta di una decisione priva di solide basi scientifiche e mossa principalmente da logiche politiche e lobbistiche, tese ad aumentare il consenso presso portatori di interessi specifici. Contro la stessa sono insorti i più importanti esperti e studiosi al mondo, sottolineandone appunto la mancanza di scientificità e la pericolosità per le possibili ricadute sull’ecosistema. Pendono altresì due ricorsi presso la Corte Europea contro l’intero processo di declassamento.
Attualmente il Parlamento Italiano, sotto la spinta delle Forze di Governo tesa a cavalcare a fini elettorali moti populisti ideologizzati, ha votato per recepire tale declassamento, impegnando il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a emanare i relativi decreti attuativi.
È questa una scelta molto prematura e mossa prettamente da logiche clientelari e ideologiche. Il lupo italiano (Canis Lupus Italicus) è geneticamente e tassonomicamente una sottospecie unica al mondo, caratterizzata da scarsa variabilità genetica a causa dei limitati apporti, dovuti alla particolare orografia dell’Italia, da parte di altre popolazioni di lupi europei.
È una popolazione che, seppur abbia piano piano, con grande sforzo conservazionistico, riacquisito un assetto demografico soddisfacente, versa ancora in gravi e preoccupanti condizioni di fragilità, poiché minacciata da un’altissima percentuale di decessi per cause antropiche dirette e indirette e da fenomeni di introgressione genetica a seguito di ibridazione recente con i cani randagi.
Volendo tralasciare in questa sede tutte le amenità sulla pericolosità del lupo per l’essere umano, ecc. ecc., che sono più degne del folklore che di una trattazione equilibrata, dobbiamo focalizzare la nostra attenzione sulla necessità che qualsiasi decisione di gestione di questa sottospecie italiana, indispensabile all’equilibrio dell’ecosistema (è il nostro massimo predatore apicale) e alla tutela della biodiversità, venga assunta solo a seguito di studi recenti ed evidenze scientifiche solide e condivise, senza nessuna deriva ideologica.
“Abbiamo scritto già diverse lettere alla Presidenza del Consiglio e ai ministri interessati – hanno dichiarato i rappresentanti del Gruppo ‘Il Lupo Figlio di Un Dio Minore’, pagina di tutela ambientale – per chiedere quanto sopra, ma allo stato senza esito alcuno. Questo rigurgito medioevale, asservito a scopi politici, sembra inarrestabile, e persino alla Presidenza della Repubblica, che è stata l’unica in qualche modo a darci un riscontro concreto e partecipato.
Vi chiediamo pertanto di sostenerci in questa battaglia di civiltà: non chiediamo soldi, ma solo la vostra voce, affinché possa, insieme alla nostra, diventare verbo di chi voce non ha e incolpevolmente pagherà con la vita e la violenza un delirio umano frutto di pregiudizio e becera convenienza.
Firmate, per favore, unitevi agli altri 10.000 che lo hanno già fatto: firmate per il lupo, firmate per voi stessi, firmate perché “Come venti e tramonti, le cose selvagge furono prese per garantite fino a che il progresso non iniziò a fare a meno di esse.” (Aldo Leopold).
Grazie”.
Questo è link per firmare la petizione




