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Serie C, Con il quarto gol di Simone Corazza l’Ascoli agguanta il pareggio contro il Carpi: Mister Carrera sempre sulla ‘graticola’

ASCOLI-CARPI: 2-2

Sayonara Tortoreto

CARPI (4-3-1-2): Sorzi; Tcheuna, Rossini, Zagnoni, Panelli (46’ Verza); Forapani, Nardi (53’ Amayah), Contiliano (79’ Stanzani); Cortesi; Saporetti (63’ Sall), Gerbi (63’ Puletto). A disp.: Lorenzi, Pezzolato, Cecotti, Mandelli, Calanca, Zoboletti, Sereni, Mazzali, Figoli. All.: Serpini

ASCOLI (5-3-2): Livieri; Alagna, Menna, Curado, Quaranta, Cozzoli (79’ Caccavo); Varone (39’ Bertini), Bando (57’ Tremolada), Marsura (79’ Silipo); Tirelli (57’ D’Uffizi), Corazza. A disp.: Abati, Raffaelli, Maurizii, Adjapong, Campagna, Maiga Silvestri, Gagliolo, Gagliardi, Achik. All. Carrera

ARBITRO: Di Reda di Molfetta

RETI: 8’ Forapani (C), 33’ Cozzoli (A), 50’ Zagnoli (C), 72’ Corazza (A)

NOTE: Ammoniti Forapani (C), Zagnoni (C), Bertini (A), Sorzi (C), Contiliano (C), Rossini (C). Spettatori 1.331 (di cui 208 ospiti). Rec. 2’ pt, 5’ st.

Carpi

L’Ascoli scende in campo al Sandro Cabassi di Carpi per il primo turno infrasettimanale della stagione, valido per la sesta giornata del campionato di serie C “Now”

Dopo la sconfitta con la Lucchese, Mister Carrera cambia assetto e torna alla difesa a tre, optando per il modulo 3-4-1-2. Livieri tra i pali, linea difensiva composta da Menna, Curado e Quaranta, centrocampo con Varone e Bando al centro, Alagna e Cozzoli sugli esterni, Marsura alle spalle di Corazza e Tirelli.

Prima occasione che arriva subito, dopo appena dodici secondi. Ci prova Tirelli su invito dalla destra di Alagna, ma non ci sono problemi per Sorzi. I bianconeri partono pimpanti e al 4’ ritentano, stavolta con Marsura. Alagna, attivo sulla fascia, trova sul secondo palo Tirelli che, dopo un rimpallo, serve a rimorchio Marsura, ma il suo rasoterra esce alla destra di Sorzi. Il Carpi passa in vantaggio al 8’. Forapani riceve palla poco fuori dall’area di rigore ospite e non esita due volte a tentare la conclusione che, deviata, finisce alle spalle di Livieri. Doccia gelata per il Picchio.

Al 18’ una gran giocata di Tcheuna spaventa non poco l’Ascoli. Il sedici biancorosso recupera di gran carriera un pallone sulla metà campo e si lancia all’attacco, arrivando a concludere dal limite, ma è attento Livieri a deviare in corner. Al 21’ si rivede l’Ascoli. Alagna incorre sulla destra e serve rasoterra Tirelli che fa ancora da sponda a Marsura, ma il numero dieci alza la traiettoria di tiro e Sorzi smanaccia fuori. L’Ascoli pareggia al 31’.

Il solito Alagna, indubbiamente il migliore dei bianconeri, mette l’ennesimo cross a spiovere in area di rigore, trovando Cozzoli, il quale, inseritosi dalla sinistra, è abile a controllare e spedire il pallone alle spalle di Sorzi. Gioco da “quarto a quarto” e situazione di parità al Cabassi. Al 39’ esce Capitan Varone, che lascia la fascia a Curado, a causa di un problema alla caviglia sinistra. Bertini entra al suo posto, ma si tratta di una grande perdita per il centrocampo piceno. Al 43’ Sorzi deve volare per intercettare la conclusione di Bando, che mette in mostra le sue doti balistiche. Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo.

Il secondo tempo riparte nel peggiore dei modi. Dopo una fase di pressione di cinque minuti, il Carpi passa di nuovo in vantaggio. Zagnoni è bravo a raccogliere e depositare in rete una palla finita sui suoi piedi dopo un maldestro intervento di Menna, insicuro nell’allontanare l’ennesimo cross piombato in area dalla destra. Tutto da rifare per i bianconeri. Al 56’ entrano D’Uffizi e Tremolada per Tirelli e Bando. Il primo spunto di D’Uffizi si fa attendere solo cinque minuti. Buona la combinazione sulla sinistra con Marsura, con il neoentrato che sterza sul piede forte e dal vertice sinistro dell’area cerca il secondo palo, ma il tiro non è forte e Sorzi ci arriva. La parità è nuovamente ristabilita al 72’. Cozzoli, servito da Tremolada, dalla sinistra cerca e trova Corazza, appostato nel suo habitat, al centro dell’area di rigore avversaria, rapace nell’eludere la marcatura biancorossa e bucare Sorzi. La partita si accende dopo la rete, le squadre si allungano, giocando a tutto campo, e Carrera modifica l’assetto in chiave offensiva, con gli ingressi di Silipo e Caccavo al 79’, per inseguire la rete del vantaggio. Il Carpi rimane in dieci all’80’, con l’uscita dal campo di Cortesi per un brutto infortunio al flessore, non sostituto da nessuno a causa del precoce esaurimento dei cambi disponibili. L’Ascoli prova a sfruttare la superiorità numerica e si getta all’attacco con uno sbilanciato 4-2-4. Il signor Di Reda di Molfetta concede cinque minuti di recupero. Allo scadere del terzo ci prova Silipo, accentrandosi da destra a sinistra ma la sua conclusione finisce altissima sopra la traversa. Su un lungo rinvio di Livieri si chiude il match, con il risultato di 2-2.

L’Ascoli non riesce a trasformare la rabbia e la delusione accumulate domenica dopo la sconfitta contro la Lucchese in grinta e voglia di riscatto, riproponendo, se non peggiorando, ciò che non era piaciuto nell’ultimo turno. Oggi al Cabassi di Carpi è scesa in campo una squadra assente, spenta, a tratti intimorita e assolutamente incapace di dare una risposta. Il diverso assetto di gioco (passaggio da 4-2-3-1 A 3-4-1-2), già visto e sperimentato nelle prime tre settimane di campionato, non ha di certo nascosto le grandi problematiche presenti sin da inizio anno, emerse, invece, in maniera evidente. Un centrocampo che lascia spazi ovunque, la ricerca insistente di un gioco verticale spesso reiterato con molta sufficienza, l’incapacità di mantenere il predominio e la gestione del pallone, oltre alla scarsa aggressività mostrata, sono specchio di qualcosa che chiaramente non va ed è sempre più impellente la necessità di correggere il tiro.

Vedremo, quindi, come si comporteranno società e dirigenza, in maniera particolare nella persona del DS Righi, e se effettivamente si deciderà di andare avanti con Carrera o cambiare già da subito, prima della partita di domenica prossima alle 16:15 in casa contro il Rimini.

Stefano Cimica

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