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Serie C, Ascoli inguardabile, la Lucchese passa al Del Duca con merito: Mister Carrera in bilico

ASCOLI-LUCCHESE: 1-2

Sayonara Tortoreto

ASCOLI (4-2-3-1): Livieri; Adjapong (38’ st Alagna), Menna, Curado, Maurizii (38’ st Quaranta); Bertini (25’ st D’Uffizi), Varone; Tirelli (15’ st Campagna), Tremolada (15’ st Caccavo), Marsura; Corazza. A disp.: Abati, Raffaelli, Silipo, Bando, Maiga S., Cozzoli, Gagliolo, Tavcar, Gagliardi, Achik. All. Carrera

LUCCHESE (3-5-2): Palmisani; Frison, Sabbione, Gasbarro; Antoni, Welbeck, Tumbarello, Catanese (38’ st Djibril), Quirini (31’ st Gemignani); Saporiti (31’ st Selvini), Fedato (31’ st Sasanelli, 48’ st Dumbravanu). A disp.: Coletta, Allegrucci, Ciucci, Dumbravanu, Magnaghi, Ndiaye, Visconti, Botrini, Leone. All.: Testini

ARBITRO: Milone di Taurianova

RETI: 22’ st Saporiti (L), 26’ st Corazza (A), 45’ st Sasanelli (L).

NOTE: ammoniti Fedato (L), Catanese (L), Gasbarro (L), Quaranta (A), Curado (A), Varone (A), D’Uffizi (A). Espulso al 48’ st Frison (L). Spettatori 4.811 (2.473 abbonati) per un incasso di 34.326,12 € (rateo abbonamenti 16.250,12 €). Rec. 0’ pt, 5’ st.

Ascoli

Ascoli e Lucchese scendono in campo al Del Duca per la quinta giornata del campionato di Serie C “Now”. I bianconeri, reduci dalla vittoria a Busto Arsizio contro il Milan Futuro, tornano a casa dopo venti giorni dal successo con la Pianese.

Carrera si affida nuovamente al 4-2-3-1. Livieri tra i pali, linea difensiva con Curado e Menna al centro, Maurizi e Adjapong sui lati, cerniera di centrocampo con Varone e Bertini, sulla trequarti Marsura, Tremolada e Tirelli dietro l’unica punta Corazza.

Pronti via e il Picchio si rende subito pericoloso. Tirelli tenta la botta al volo da fuori area, ma la palla esce alla destra dello specchio della porta occupata da Palmisani. Si ribaltano le cose dopo non appena un minuto. Pasticcia Curado, che perde palla nella sua area di rigore, ma è bravo Menna ad allontanare il cross transitato dalle parti di Livieri. L’estremo difensore bianconero poi è protagonista al 18’. Riesce lo schema su calcio d’angolo della squadra toscana, con Catanese che, pescato a limite dell’area, controlla di petto e tira, seppur ostacolato da Varone, ma Livieri risponde deviando sul fondo. I primi venticinque minuti sono all’insegna del dominio rossonero.

Gli ospiti mantengono il controllo della partita e cercano più volte di rendersi pericolosi, costringendo l’Ascoli al gioco di interdizione e ripartenza. Contatto molto dubbio in area di rigore al 28’, dopo un errore di Livieri, reo di essersi fatto sfuggire la palla ai confini dell’area piccola. L’arbitro Milone fa correre e sul contropiede successivo Tremolada conquista una punizione dalla trequarti, sugli sviluppi della quale Curado spaventa gli ospiti, staccando di testa ma non trovando la porta. La seconda metà del primo tempo rispetta il copione già visto.

L’Ascoli fa molta fatica a gestire la palla e a giocare in verticale, nonostante la costante ricerca di questo tipo di linee di passaggio, mentre la Lucchese tiene meglio il campo e copre molto bene gli spazi, spesso soffocando sul nascere gli sporadici tentativi di manovra dei bianconeri e mostrando grande caparbietà in fase di riaggressione. Termina 0-0 e tra i fischi dei tifosi locali la prima frazione.

Nel secondo tempo la prima grande occasione capita sui piedi di Tumbarello. Fedato aggancia un lancio sulla trequarti e serve Quirini sulla sinistra, abile a trovare con un cross rasoterra capitan Tumbarello, che spara alto da pochi metri. Ma l’appetito vien mangiando e qualche secondo dopo Fedato, servito da Antoni, colpisce il palo a pochi metri da Livieri, con Catanese impossibilitato nel ribattere in porta il rimpallo sul legno. Grande spavento per il Picchio.

Al 60’ Carrera richiama in panchina Tremolada e Tirelli, dentro al loro posto Caccavo e Campagna. Al minuto 67’ passano in vantaggio gli ospiti. Punizione splendida di Saporiti, che dai trentacinque metri fa partire un destro potente e preciso, imparabile per Livieri. Al 70’ fuori Bertini e dentro D’Uffizi. Si sbilancia offensivamente il Picchio, in cerca del goal del pareggio. Goal cercato e trovato al 71’, propiziato proprio da una giocata del nuovo entrato Simone D’Uffizi che, defilato sulla sinistra, rientra sul destro e pennella a centro area dove è appostato Corazza, che controlla la sfera con il corpo e sotto misura la spedisce di tacco alle spalle di Palmisani.

La rete rinvigorisce i padroni di casa e la squadra acquista fiducia, trovando molti più spunti offensivi. Ci prova Adjapong al 78’ sugli sviluppi di calcio d’angolo, ma il suo tentativo è velleitario e il tiro va alto sopra la traversa ospite. Al minuto 84’ cambi nelle retrovie, escono Maurizi e Adjapong, entrano Quaranta e Alagna. Tornano in cattedra gli ospiti nel finale. Prima Tumbarello da fuori, poi Sasanelli di testa su corner mettono paura all’Ascoli.

Ma la vera sliding door della partita si palesa al minuto 89’. Alagna in area trattiene una maglia chiara e Milone richiamato dal suo assistente, fischia il calcio di rigore. Sasanelli si presenta dal dischetto e spiazza Livieri, portando in vantaggio i toscani. Nei cinque minuti di recupero il nervosismo la fa da padrone. Al 93’ Viene espulso Frison per un bruttissimo intervento con il piede a martello su Marsura. Dopo un ulteriore minuto di extra time si chiude il match, con la vittoria per 1-2 sulla Lucchese.

L’Ascoli trova la seconda sconfitta stagionale, la prima in casa. La squadra non dà seguito a quanto di buono fatto a Busto Arsizio e non sfrutta una preziosa opportunità per dare continuità di rendimento e risultato. L’inizio vivace aveva fatto presagire una diversa dinamica di gara, ma i ragazzi di Mister Carrera non sono stati in grado di salire in cattedra e a poco a poco hanno patito l’aggressività degli ospiti.

I tanti errori nell’impostare, la poca determinazione nelle seconde palle, alcuni svarioni individuali e il complessivo atteggiamento, spesso disattento e soporifero, hanno cancellato il buon ingresso di D’Uffizi e i dieci minuti di carica seguiti alla rete del pareggio. In settimana non ci sarà molto tempo per ricaricare le batterie, perché già Giovedì alle ore 18:30 l’Ascoli è atteso a Carpi, dove sarà chiamato a dare una risposta positiva per ambiente e morale della squadra.

Stefano Cimica

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