Club 41 San Benedetto Riviera Adriatica “Internazionalizzazione e San Martino”

Sabato 8 novembre il Club 41 San Benedetto Riviera Adriatica insieme al Consolato Onorario Republica della Moldova hanno visto la partecipazione di imprenditori nell’importante convegno tenutosi a Corropoli.
Ha aperto i lavori il Presidente Giorgio Agostini facendo gli onori di casa ringraziando tutti i partecipanti e il Socio del Club nonché Console Onorario della Republica della Moldova Roberto Galanti. Un evento importante per il nostro Club che grazie al Console abbiamo potuto organizzare.
Roberto Galanti rientrato dalla Moldova ci ha illustrato l’importanza e e i punti strategici per una strategia internazionale partendo proprio dallo stato che Rappresenta. Per poi proseguire con la storia delle cantine della Moldova “è un affascinante viaggio attraverso secoli di tradizione, cultura e resilienza. Situata tra il fiume Prut e il Dnestr, la Moldova è una terra vocata alla viticoltura fin dall’antichità: tracce archeologiche testimoniano che già tremila anni fa le popolazioni locali coltivavano la vite, sfruttando il terreno fertile e il clima temperato continentale ideale per la maturazione delle uve.

Durante il periodo romano e successivamente bizantino, la produzione di vino divenne parte integrante della vita economica e sociale, tanto che i monaci medievali moldavi conservarono e perfezionarono le tecniche di vinificazione, trasformando il vino in simbolo di ospitalità e spiritualità.
Nel XVII e XVIII secolo, sotto l’influenza dei principati romeni e poi dell’Impero Russo, la viticoltura moldava conobbe una nuova espansione, arricchendosi di vitigni europei importati, soprattutto francesi e italiani. Tuttavia, fu nel XIX secolo che nacquero le grandi cantine sotterranee che oggi rendono la Moldova unica al mondo. Le più celebri – come Cricova, Mileștii Mici e Purcari – sorsero sfruttando antiche cave di calcare trasformate in labirinti sotterranei lunghi decine di chilometri, dove temperatura e umidità costanti permettono una conservazione perfetta del vino.
Durante l’epoca sovietica, la Moldova divenne il principale produttore vinicolo dell’URSS, con esportazioni in tutto il blocco orientale. Dopo l’indipendenza del 1991, il settore ha affrontato crisi e rinascite, ma le cantine moldave hanno saputo reinventarsi, puntando sulla qualità, sulle denominazioni di origine controllata e sul turismo enologico.
Oggi la Moldova è considerata una delle capitali mondiali del vino: le sue cantine, custodi di una tradizione millenaria, raccontano la storia di un popolo che ha saputo trasformare la passione per la terra e la vite in un patrimonio culturale ed economico di valore universale.”
Spiegando l’importanza di una collaborazione tra l’Italia e la Moldova.
Poi sempre il console anche esperto di storie e tradizioni del nostro territorio ci ha illustrato la festa di San Martino.
“San Martino tra Abruzzo e Marche il tempo del vino e delle castagne.

L’11 novembre, giorno di San Martino, segna da secoli il momento in cui “ogni mosto diventa vino”. È una festa che unisce spiritualità e tradizione contadina, simbolo di condivisione e gratitudine per i frutti della terra.
Secondo la leggenda, Martino, soldato romano, tagliò il suo mantello per donarlo a un povero infreddolito. In quel gesto di carità nacque l’“Estate di San Martino”, quando il sole torna per pochi giorni a scaldare l’autunno.
Tra Abruzzo e Marche, questa ricorrenza conserva un fascino antico: nelle campagne si aprono le botti del vino novello, si accendono i fuochi e si arrostiscono castagne, accompagnate da musica, canti e piatti della tradizione.
In molti borghi marchigiani e abruzzesi, da Offida a Castignano, da Guardiagrele a Civitella del Tronto, si celebrano cantine aperte e sagre popolari, dove il vino si fa simbolo di gioia e la castagna di unione attorno al focolare.
San Martino resta così il ponte tra autunno e inverno, tra la memoria rurale e la festa comunitaria, un brindisi alla terra e alle persone che la abitano.”
A fine convegno alcuni imprenditori hanno portato delle prelibatezze e del vino novello per un brindisi finale.
Il Club 41 si è spostato presso l’abitazione del Tesoriere Luigi Michetti che ha organizzato una conviviale a casa.
Come ci dice sono diversi anni che organizzo il pranzo con gli amici e quest’anno ho voluto coinvolgere anche gli amici del Club di San Benedetto. La conviviale è iniziata con la lettura degli scopi e l’Inno Nazionale, e i ringraziamenti del Presidente Agostini, sia a Luigi per l’organizzazione sia a Music City che come sempre mette a disposizione l’attrezzatura per i convegni, e a tutti gli amici che sono intervenuti alla conviviale.
Presenti anche il Past President Roberto Marcoionni e il Web Master e IRO Francesco Lisso e alcuni amici di Pescara.




