Calcio Serie C. Gioco, partita, incontro: l’Ascoli vince il derby e si porta a meno uno dall’Arezzo
Il gol di Milanese e le parate di Vitale mandano al tappeto la Samb al termine di un match pieno di sofferenza e colpi di scena
1-0
ASCOLI: Vitale, Nicoletti (6’ Cozzoli), Damiani (57’ Corradini), Silipo (77’ Palazzino), D’Uffizi, Alagna, Rizzo Pinna, Curado, Rizzo, Gori (77’ Chakir), Milanese (77’ Ndoj). A disp. Brzan, Barosi, Oviszach, Corazza, Menna, Bando. All. Tomei
SAMBENEDETTESE: Orsini, Zini (89’ Zoboletti), Eusepi (77’ Sbaffo), Tosi, Pezzola, Candellori, Dalmazzi, Toure, Alfieri (83’ Marranzino), Toure (89’ Battista), Konate. A disp. Grillo, Cultraro, Chelli, Bongelli, Vesprini, Napolitano, Chiatante, Martins, Iaiunese, Scafetta, Tataranni. All. Palladini
ARBITRO: Di Francesco di Ostia Lido
RETI: 39’pt Milanese (A)
NOTE: Ammoniti Candellori (S), Milanese (A), Rizzo (A), Pezzola (S), Tourè (S), Zini (S), Cozzoli (A). Espulsi: 52’ Tourè (S), il vice allenatore Mancinelli (S). Spettatori 10.177 (7.150 abbonati) per un incasso di 70.630,94 € (rateo abbonamenti 38.767,94 €). Rec. 6’ pt, 5’ st.
Ascoli
Il Derby non si gioca, si vince. Frase sentita e risentita nei giorni che hanno preceduto questa attesissima partita, ma quanto mai accurata per sintetizzare quello che è stato il primo dei tre round stagionali tra Ascoli e Sambenedettese, andato in scena oggi 26 ottobre 2025 allo stadio “Cino e Lillo Del Duca”.
Sì, perché i bianconeri sono usciti vittoriosi per 1-0 dal rettangolo verde dopo 95’ minuti di fuoco, nervosismo e lotta che hanno visto il bel calcio immolato sull’altare del cinismo e della ricerca del risultato.
Ma andiamo con ordine. Ascoli e Samb sono tornate a sfidarsi dopo trentanove anni di distanza dall’ultima volta e lo hanno fatto davanti a una cornice di pubblico delle grandi occasioni. Più di diecimila tifosi e secondo sold out stagionale, senza considerare il settore ospite chiuso per disposizione delle autorità competenti.
Una vera e propria festa sugli spalti dopo settimane di chiacchiere, sfottò, analisi e previsioni di quello che sarebbe successo sul terreno di gioco. Come dicevamo, però, sul campo l’agonismo l’ha fatta da padrone, e di certo non sono mancate emozioni e momenti da cardiopalma.
Primo tempo, tensione e paradiso
La Sambenedettese ha approcciato in modo molto aggressivo alla gara, trovando un Ascoli inizialmente sugli scudi, che faceva fatica a venire fuori con palleggio e manovra dal basso. Forte la pressione del tridente offensivo di Palladini sui difensori bianconeri e difficile anche la gestione di palla a centrocampo, dove il solo Damiani provava a dettare i tempi e aprire spazio. Un avvio confusionario e poco lucido del Picchio, caratterizzato da molte interruzioni, falli, scarsa fluidità e la prima conclusione della partita a firma Samb con Konatè. Palla lenta e presa sicura per Vitale. La tegola dell’infortunio di Nicoletti al 6’, sostituito con Cozzoli, comunque autore di una buona gara, e qualche amnesia di troppo di Rizzo hanno messo subito in salita il match.
La prima sliding door (se così si può chiamare) della partita arriva al 31’. D’Uffizi genera spazio e imbuca per Rizzo Pinna, che anticipa Orsini, ma il suo tiro colpisce il palo. Il Picchio acquista fiducia e sale in cattedra nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Le maglie della Samb si allargano e dopo una seconda verticalizzazione andata a vuoto (servizio troppo lungo per Rizzo Pinna da parte del solito D’Uffizi) ecco l’episodio che fa saltare il tappo alla partita. Allo scadere di primo tempo azione con il joystic dell’Ascoli, dialogo Rizzo Pinna-Gori e filtrante di prima intenzione per Milanese che davanti a Orsini non sbaglia, andando in rete con un pallonetto delizioso. Nervosismi alle spalle (o forse no), bianconeri al riposo in paradiso.
Secondo tempo, sofferenza e storia
La seconda frazione è un inno alla sofferenza per l’Ascoli, all’orgoglio per la Samb. E infatti, pronti via e subito seconda e decisiva sliding door della partita. Al 52’ Vitale mette il mantello due volte su Nouahn Tourè e salva il risultato, poi sul ribaltamento di fronte è l’altro Tourè – Moussa- a intervenire fuori tempo su D’Uffizi. Secondo giallo e partita finita anzitempo. Ma la Samb è coriacea e in dieci uomini continua il forcing per strappare almeno un punto. Toure e Konatè spaventano due volte l’Ascoli che, orfano di Damiani a centrocampo, sostituito con Corradini, fa più fatica a gestire palla e imporsi nella metà campo avversaria.
L’unico squillo è la traversa di Silipo al 70’, prima di lasciare spazio alla girandola di cambi bianconera, che vede entrare in campo Palazzino, Chakir e Ndoj per Silipo, Gori e Milanese. La Samb butta nella mischia l’ex Sbaffo per Eusepi e tenta il tutto per tutto. Dopo 5 minuti di recupero, innumerevoli screzi, tensioni e battibecchi l’arbitro Di Francesco mette fine a una gara storica, di cui probabilmente si parlerà per tanto tempo ad Ascoli e in riviera. Ma occhio, perché mercoledì, a stadi invertiti si gioca ancora, in Coppa Italia Serie C. E allora appuntamento al Riviera delle Palme il prossimo 29 ottobre alle ore 15 per il secondo turno eliminatorio di Coppa.
Stefano Cimica




