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Approvata la legge per la revisione del ‘Sistema di Protezione Civile’. La consigliera regionale Monica Acciarri: “Grande soddisfazione per l’approvazione votata all’unanimità dal Consiglio”

Nella seduta odierna del Consiglio Regionale delle Marche è stata approvata la proposta di legge n. 273 del 2024 che consentirà di operare un’importante revisione organica del ‘Sistema Marche di protezione civile’. Questo traguardo è stato raggiunto attraverso un percorso innovativo che ha condotto ad un aggiornamento significativo della disciplina. «Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione che è stata votata all’unanimità – commenta la consigliera regionale Monica Acciarri -.

Sayonara Tortoreto

Così come abbiamo lavorato in maniera bipartisan nella III Commissione, senza pregiudizi da parte di nessuno ma con l’aiuto e la collaborazione di tutti i membri che voglio ringraziare a partire dal vicepresidente Cesetti. Questa legge rappresenta un momento molto importante per la riorganizzazione del sistema Marche. Un traguardo fondamentale che è stato possibile raggiungere attraverso una preziosa campagna di ascolto e un’attività partecipata che ha coinvolto l’Anci, le Prefetture, il mondo del volontariato, la Croce Rossa e tutti gli addetti ai lavori».

La nuova normativa si sviluppa in 36 articoli suddivisi in 9 capi. Previsti nuovi poteri al Presidente della Regione che potrà decretare, sentiti i sindaci, la mobilitazione straordinaria regionale e l’emergenza di rilievo regionale. Introdotta anche l’ulteriore articolazione operativa degli ambiti territoriali organizzativi ottimali. Verranno allestite la Sala operativa unificata permanente (Soup), le Sale operative integrate (Soi), il Centro funzionale multirischi (Cfm), il Centro assistenziale di pronto intervento (Capi). Presso la struttura organizzativa regionale competente operano altresì il Comitato operativo regionale (Cor) e la Colonna mobile regionale.

«Questa legge ha un grande valore perché recepisce il codice nazionale del 2018 – prosegue -, noi qui nelle Marche eravamo ancora con la legge del 2001 per cui ci siamo preoccupati di portare avanti una nuova normativa. Avere quanto più possibile delle leggi che siano allineate con le leggi nazionali è importante perché poi nel momento in cui si manifesta la calamità naturale risulta fondamentale intervenire con tempismo In questa nuova normativa sarà importante il ruolo del Presidente che potrà prendere carico della situazione per un massimo di 6 mesi, destinando alla popolazione dei fondi per le questioni più urgenti, in attesa che poi avvenga la presa in carico a livello nazionale».

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