San Benedetto, Successo per le ‘Due porte del Sole’ il festival del Solstizio organizzato da ‘Music City’

Il Solstizio d’Estate rivive nelle tradizioni.
Un viaggio di cinque giorni tra cultura, comunità , condivisione, spiritualità e natura nel festival organizzato da Music City con sede a Castignano, ma operativo molto a San Benedetto del Tronto.
Dal 20 al 24 giugno, la costa marchigiana si è trasformata in un palcoscenico naturale per “Le due porte del sole”, un festival unico nel suo genere che ha saputo coniugare tradizione e contemporaneità nel segno del solstizio d’estate.

L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Music City nel suggestivo format dell’ottavo letterario, ha coinvolto diverse località tra Pesaro, San Benedetto del Tronto e Cupra Marittima ed il vicino Abruzzo, offrendo ai partecipanti un’esperienza immersiva tra cultura, spiritualità e riscoperta delle tradizioni ancestrali.

La manifestazione ha preso il via il 20 giugno all’Osteria Minigolf con un convegno dal forte valore simbolico. Roberto Galanti, Console Onorario della Repubblica di Moldova, ha aperto le riflessioni sul concetto dei “passaggi” e dell’importanza della comunità come elemento aggregante.

Un tema che ha trovato immediata risonanza nell’intervento di Emidio Paolini, noto studioso, che ha approfondito il rapporto tra tempo, abitare e tradizioni del rinnovamento, ponendo le basi teoriche per quello che sarebbe diventato un percorso di riscoperta collettiva.
L’alba del solstizio: il momento suggestivo si è materializzato all’alba del 21 giugno presso lo chalet La Bussola divenuto anche un centro culturale.
Qui, mentre il sole sorgeva sul mare Adriatico, Linda Quinzi ha offerto una performance che ha saputo fondere canto e parola in un omaggio alla luce e al solstizio.
Le sue note si sono intrecciate con l’emozione palpabile di Emidio Del Zompo, titolare della location, che ha condiviso con i presenti la sua commozione:
“Ho visto tante albe, ma questa è stata diversa da tutte le altre. Questa ha trasformato un’alba ordinaria in un evento straordinario”.
Mare, meditazione e musica a Cupra Marittim aIl terzo giorno ha visto il festival spostarsi presso la “Sea Spirit Association” di Cupra Marittima, dove Giuseppe Giosuè e Stefania Vallorani hanno guidato i partecipanti in un’esperienza multisensoriale.
La giornata è iniziata in kayak, al largo, per ammirare il sole nascente dal mare, proseguendo poi sulla spiaggia con una sessione di qi gong che ha imitato il respiro delle onde.
La meditazione e il bagno sonoro di campane tibetane hanno completato un momento di profonda connessione con gli elementi naturali.
La serata ha cambiato registro con una festa che ha celebrato l’inizio ufficiale dell’estate.
I “Pernome 2.0”, duo formato da Pino Giuseppe Neroni e Ilaria Roscioli, hanno incantato il pubblico con un repertorio che ha spaziato tra generi e epoche, dimostrando una bravura consolidata e una versatilità artistica di raro valore.
Tra sapienza antica e partecipazione attiv aIl 23 giugno, presso il bellussimo chalet la Medusa di San Benedetto del Tronto, dove Emidio Paolini ha tenuto un convegno dedicato ai riti di San Giovanni, preparando idealmente i partecipanti all’esperienza del giorno seguente.
All’alba del 24 giugno, infatti, tutti i presenti hanno collaborato attivamente alla preparazione della tradizionale “acqua di San Giovanni”, riscoprendo gesti antichi e significati profondi legati alla festa del santo.Il gran finale: tradizione e prospettive futureIl festival si è concluso presso il circolo “Mare Bonazz” con gli ultimi interventi di Emidio Paolini e quello del Console Onorario Galanti, che hanno approfondito le tradizioni della festa di San Giovanni e il significato delle “Piante del Solstizio”.
Il momento culminante è arrivato con la condivisione dell’acqua di San Giovanni preparata al mattino e la simbolica restituzione alla natura di piante e acqua utilizzate durante il rituale.Un filo rosso, passato di mano in mano tra tutti i partecipanti come segno di unione e continuità, è stato poi tagliato come promessa solenne: organizzatori e partecipanti si sono impegnati per futuri incontri, suggellando così non solo la fine di un singolare festival, ma l’inizio di un percorso condiviso.
Il format “Le due porte del sole” si è rivelato molto più di un semplice festival: è stato, sostiene Roberto Marcoionni, presidente di Music city, un esperimento riuscito di come la cultura possa rinnovarsi mantenendo salda la propria radice identitaria.Il format, ciliegina sulla torta, poi dell’Ottavo Letterario, scelto dall’Associazione Music City, ha dimostrato la sua efficacia nel creare connessioni autentiche tra luoghi, persone e tradizioni, offrendo un modello replicabile per future iniziative culturali.”
Una esperienza piena di significati condivisi che va ripetuta nei prossimi anni, conclude il console Onorario Galanti. La mia promessa come impegno, è che sarò parte attiva in tutte le prossime edizioni”.