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Serie C, Un ‘punticino’ per l’Ascoli contro il Campobasso che almeno frena la lunga striscia di sconfitte

ASCOLI-CAMPOBASSO: 1-1

Sayonara Tortoreto

ASCOLI (4-2-3-1): Livieri; Alagna, Gagliolo, Quaranta, Cozzoli (28’ st Maurizii); Varone, Bando (39’ st Caccavo); Tirelli (28’ st Campagna), Silipo (18’ st D’Uffizi), Marsura (39’ st Bertini); Corazza. A disp.: Abati, Raffaelli, Adjapong, Piermarini, Maiga Silvestri, Tremolada, Achik, Gagliardi. All.: Di Carlo

CAMPOBASSO (3-4-1-2): F. Forte; Mancini, Mondonico, Celesia; Morelli, Pellitteri (28’ st Calabrese), Prezioso (8’ st D’Angelo), Pierno (8’ st Bigonzoni); Forte R.; Di Nardo (8’ st Spalluto), Di Stefano (28’ st Serra). A disp.: Guadagno, Haveri, Scorza, Baldassin, Lombari, Barbato, Bosisio. A disp.: Braglia

ARBITRO: Restaldo di Ivrea

RETI: 16’ pt Bando (A), 24’ st Mondonico (C).

NOTE: Ammoniti Mondonico (C), Alagna (A), Celesia (C), Bigonzoni (C). Spettatori 5.015 (2.473 abbonati) per un incasso di 35.594,12 € (rateo abbonamenti 16.250,12 €). Rec. 2’ pt, 5’ st.

Ascoli

L’Ascoli affronta il Campobasso al Del Duca per la dodicesima giornata del campionato di Serie C “Now”.

La sconfitta di Pineto ha lasciato pesanti strascichi in casa Ascoli, dove l’ambiente è bollente e ricolmo di rabbia. I gruppi organizzati del tifo bianconero, nonostante il notevole disappunto per l’andamento indecoroso della squadra, hanno deciso di tornare a popolare la curva Nord, disertata nei primi match casalinghi della stagione, nel tentativo di dare un forte segnale a giocatori e società. La squadra, dopo la trasferta di domenica, è rimasta in ritiro per preparare il secondo turno infrasettimanale della stagione.

L’avversario, per il momento storico, non è dei più agevoli. I ragazzi di Braglia, navigato uomo di calcio, sono infatti in gran forma e non vanno KO da metà settembre.

Mister Di Carlo propone per l’occasione un inedito 4-2-3-1, lanciando Silipo nella mischia da inizio gara alle spalle di Corazza, spostando Tirelli sulla fascia destra e mantenendo Marsura largo a sinistra. Il resto della formazione vede il solito Livieri in porta, la coppia Quaranta-Gagliolo, già vista a Terni, di nuovo al centro della retroguardia, Alagna, preferito ad Adjapong, e Cozzoli sugli esterni, Varone e Bando a comporre la cerniera di centrocampo.

Nei primi minuti di gara le due squadre restano sull’attenti e si fronteggiano senza lasciare molti spazi, con i molisani che mantengono in prevalenza il pallino del gioco. Prezioso ci prova dalla distanza al 13’, senza creare problemi dalle parti di Livieri. Sono i bianconeri a passare in vantaggio al 16’, con la seconda rete stagionale di Augusto Bando. L’appena diciottenne centrocampista bianconero, situato sul centrodestra, è bravo ad impattare di contro balzo la palla giuntagli da Varone e siglare la rete del vantaggio. Grande soddisfazione per lui, prodotto del settore giovanile. L’Ascoli è vivo e prende sempre più fiducia minuto dopo minuto. Al 20’ Silipo, largo sulla destra, finta più volte il cross, poi lo effettua e trova Marsura, murato da Mancini sul più bello. Al 25’ Tirelli non riesce a scartare il cioccolatino offerto da Marsura arrivando troppo tardi sulla sfera. Il Campobasso approfitta di un momento di abbassamento dell’attenzione bianconera e prova a farsi vedere dalle parti di Livieri con Morelli, che raccoglie una sponda aerea di Mondonico e prova una girata volante, smanacciata in corner con un po’ di fatica dall’estremo difensore di casa. Gli ospiti chiudono in pressione il primo tempo, costringendo l’Ascoli a disporsi in assetto ultra difensivo nella propria metà campo, senza però riuscire a trovare la via della porta.

In avvio di secondo tempo Bando cerca nuovamente di dare lustro alle sue doti balistiche, ma Forte è sicuro nella presa. Silipo va vicinissimo al raddoppio al 51’. Il sette bianconero mostra la specialità della casa, il dribbling veloce nello stretto, e scarta i due terzi della linea difensiva del Campobasso, accentrandosi e facendo partire un tiro a giro finito di poco lontano dall’incrocio dei pali. Quaranta viene ammonito al 58’ per un fallo a limite dell’area sul neo entrato Bigonzoni. Punizione interessante per i molisani, che sciupano l’occasione eseguendo uno schema non riuscito per mandare alla conclusione l’esperto D’Angelo. L’inerzia della gara è la stessa del finale di prima frazione, con il Campobasso che cerca di montare le tende nella metà campo bianconera e i bianconeri arroccati a fare da schermo, stretti e compatti a difesa del risultato. Al 63’ Silipo lascia il posto a Simone D’Uffizi. Il castello crolla al 69’. Su corner dalla destra del Campobasso D’Angelo spizza e Mondonico conclude in semirovesciata, battendo Livieri e trovando il pareggio. Al 73’ entrano Maurizii e Campagna, escono Tirelli e Cozzoli. Dieci minuti dopo Bando e Marsura lasciano il posto a Caccavo e Bertini. Il finale non regala alcuna emozione. L’Ascoli è troppo timido e non riesce a riprendere in mano la partita, nonostante un’inversione di tendenza nel copione della gara, con i bianconeri alla blanda ricerca della rete che sarebbe valsa la vittoria. Dopo cinque minuti di recupero il signor Restaldo di Ivrea fischia la fine, con il risultato di 1-1.

L’Ascoli interrompe la striscia negativa di sconfitte con un pareggio, che però non scaccia via i fantasmi degli ultimi tempi. Il Picchio aveva acquisito gradatamente il predominio del campo nella parte centrale di primo tempo, culminato con lo splendido goal di Bando e continuato per una decina di minuti. Poi la squadra è sembrata perdere coraggio e iniziativa, per rintanarsi sempre di più nella propria metà campo, probabilmente spaventata dall’idea di prendere goal e ritornare al punto di partenza. La paura di cestinare il vantaggio ha finito per incidere troppo negativamente sul morale collettivo e, alla fine, l’incubo di non vincere l’ennesima partita è divenuto realtà con il goal di Mondonico e i ragazzi hanno accusato un colpo psicologico non da poco, senza riuscire a trasformare la frustrazione in impeto offensivo nei venti minuti finali. L’Ascoli sembra star vivendo una grottesca vicenda kafkiana, senza riuscire a vedere la fine di un tunnel all’apparenza infinito.

Vedremo se la volta buona per uscire dalla crisi sarà domenica prossima 3 Novembre in casa dell’Arezzo, alle ore 17:30.

Stefano Cimica

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