Ascoli, Musica di qualità al Pronto Soccorso dell’Ospedale ‘Mazzoni’ con dotazione di nuovi televisori offerti dalla Famiglia Faraotti
L’Ast di Ascoli ha potuto acquistare le strumentazioni per la diffusione della musica nell’Uoc del ‘Mazzoni’ e i televisori per l’ospedale di comunità con una donazione della Fainplast Srl
Musica 432 Hz nel Pronto soccorso del ‘Mazzoni’ e undici televisori per l’ospedale di comunità di Ascoli. La prima è una novità assoluta nel panorama nazionale il cui scopo è quello di sfruttare gli effetti positivi e terapeutici di questo genere di musica per rendere l’ambiente del Pronto soccorso più armonico per gli utenti e gli operatori sanitari.
L’acquisto dei secondi, invece, è stato effettuato per cercare di rendere più gradevole per i pazienti la permanenza in un luogo di cura. Entrambe le acquisizioni sono state possibili grazie alla generosità della famiglia Faraotti che ha donato all’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli le risorse per la realizzazione del progetto in Pronto soccorso e per l’acquisto dei televisori per l’Osco, l’ospedale di comunità aperto a giugno, in via sperimentale, nella palazzina ex malattie infettive del nosocomio ascolano.
MUSICA 432 HZ AL PRONTO SOCCORSO DEL ‘MAZZONI’
Primo e unico esempio di musica 432 Hz nei Pronto soccorsi d’Italia, il progetto, operativo da alcuni giorni nel Pronto soccorso del ‘Mazzoni’, è nato da un’intuizione del direttore dell’unità operativa complessa di Pronto soccorso e medicina d’urgenza dell’ospedale di Ascoli, Gianfilippo Renzi, ed è stato realizzato grazie all’intervento economico della ditta Fainplast Srl della famiglia Faraotti che ha donato all’Ast la somma per acquistare e installare le strumentazioni necessarie.
“Circa 10 anni fa, un biologo cellulare di Torino, Emiliano Toso – spiega Gianfilippo Renzi – riuscì a coniugare la biologia con la musica, accordando gli strumenti con il cosiddetto ‘biological tuning’, cioè a frequenza di 432 Hz. Ne è nata una musica, da lui stesso chiamata ‘translational music’, che, armonizzandosi con i suoni e le vibrazioni naturali, può avere effetti terapeutici sugli individui ammalati. Non a caso, in questi anni, reparti di neonatologia, pediatria, rianimazione e riabilitazione di diversi ospedali italiani si sono avvalsi di questo genere di musica per rendere più efficienti ed efficaci i propri percorsi clinico-assistenziali.
Pronto soccorso e medicina d’urgenza – continua il direttore dell’unità operativa complessa – sono ambienti ‘critici’, caratterizzati da elevati livelli di tensione per gli operatori e di sofferenza fisica e psichica per i pazienti. Come operatore sanitario e direttore di un Pronto soccorso ho pensato a un progetto, operativo solo da qualche giorno, che sfruttasse le innumerevoli conoscenze disponibili sulla musica 432 Hz a favore degli operatori e degli utenti, ‘importando’ in un ambiente di vita e di lavoro così critico e difficile gli straordinari effetti positivi che tale tipo di musica può avere sull’uomo, trasformando un luogo di sofferenza, conflitti e stress ai massimi livelli, in un luogo più equilibrato e a misura d’uomo.
Il progetto, oltre a momenti di applicazione, prevede anche fasi di verifica e monitoraggio dei risultati, che saranno oggetto di report periodici e di valutazioni a fini di miglioramento. E’ rilevante, quanto a fattibilità, economicità, razionalità, finalità, eticità e sostenibilità, e rappresenta il primo esempio di questo genere applicato al Pronto soccorso, in Italia”.
TELEVISORI PER L’OSPEDALE DI COMUNITA’ DI ASCOLI
Grazie alla somma donata dalla ditta Fainplast Srl della famiglia Faraotti, l’Ast di Ascoli ha acquistato 11 televisori per l’ospedale di comunità di Ascoli. I televisori sono stati posizionati in tutte le stanze di degenza dei pazienti che, in questo modo, potranno avere un diversivo per trascorrere con maggiore leggerezza la loro permanenza nell’Osco.
L’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli è stata la prima, tra le Ast regionali, ad aprire, a giugno scorso, l’ospedale di comunità con i criteri del Dm 77/22. L’avvio è avvenuto in modalità di sperimentazione sul modello strutturale e gestionale ed è propedeutico all’apertura dei due ospedali di comunità che saranno realizzati, ad Ascoli e a San Benedetto, con i fondi del Pnrr. Dotato di 16 posti letto, l’Osco è a gestione infermieristica, con supporto medico garantito da medici di assistenza primaria, con un organico di personale dedicato formato da 6 infermieri e 6 operatori socio sanitari gestiti da un coordinatore infermieristico.
“Ringrazio i donatori, la famiglia Faraotti in questo caso – evidenza il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini -, per l’ulteriore attestato di stima manifestato nei confronti dell’Azienda sanitaria. Ogni volta che qualcuno decide di fare una donazione all’Ast è una cosa doppiamente positiva: sia perché è la dimostrazione che veniamo visti come un’azienda credibile che finalizza in modo concreto il denaro che riceve, sia perché viene riconosciuta ancora una volta l’importanza della salute. Per quanto riguarda la musica 432 Hz nel Pronto soccorso dell’ospedale ‘Mazzoni’ – continua il dg – ci sono stati altri esempi di suo utilizzo in ambito sanitario che hanno dimostrato gli effetti benefici.
E’ evidente che non si pensa di risolvere i problemi dei Pronto soccorsi con la musica, ma una volta che abbiamo messo in atto tutto ciò che è possibile per migliorarne l’organizzazione, abbiamo provato, con il progetto del dottor Renzi, a fare qualcosa che, benché da qualcuno possa essere considerato inutile, comunque ha un effetto benefico a 360° sugli operatori e i pazienti. Per quanto riguarda, invece, l’acquisto dei televisori per l’ospedale di comunità, grazie sempre alla famiglia Faraotti abbiamo aggiunto un qualcosa di ulteriore a quanto c’era già per il comfort dei pazienti in una struttura di cure intermedie e di grande valore per l’assistenza territoriale”.
“Per la Fainplast è un piacere – dice Roberta Faraotti – essere coinvolti in qualcosa in cui al centro ci sia, non solo la salute dei pazienti, ma anche il benessere conseguente alle cure. Entrambi i progetti che abbiamo sostenuto ci sono piaciuti proprio perché avevano questo focus. Lo stare bene, anche in attesa delle cure, è importante. Abbiamo dunque sposato le progettualità e siamo contenti di vederle realizzate”.