Ascoli, Molto apprezzato l’intervento dell’ascolano Roberto Galanti al convegno sul Piano Nazionale Aeroporti del 2024
In materia del Piano Nazionale Aeroporti del 2024, importante e partecipato, con il tutto esaurito in sala, convegno a Roma presso il C.I.R.M. (Centro Internazionale Radio Medico). Molti gli onorevoli presenti e tantissimi professionisti esperti del settore.
Ad aprire i lavori il dott. Guido George Lombardi (amico e uomo di fiducia di Trump), il Presidente del C.I.R.M. Prof Francesco Amenta ed il l Presidente APARF dott. Tiziano Schiappa. Nel corso del convegno, molto apprezzato l’intervento del Segretario Nazionale PMIA autotrasporto UNILAVORO e coordinatore PRIMATRAS l’ascolano Roberto Galanti assistito dal responsabile nazionale dei servizi PMIA autrasporto, Angelo Tassotti.
Di seguito l’intervento del Segretario Roberto Galanti.
Sulla base dell’importante iniziativa strutturale inerente l’aeroporto di Frosinone sono tecnicamente numerose e riguardano non soltanto le interpretazioni su dati numerici ma anche le visioni prospettiche che si possono eventualmente evidenziare con l’inserimento sul territorio dell’importante infrastruttura che servirà anche alla dorsale adriatica.
In materia di trasporti la prima considerazione riguarda il luogo provinciale e la valutazione dello stesso in quanto, secondo la consistenza e la composizione del parco circolante, raggiunge quasi gli 800 veicoli ogni mille abitanti e questo tasso di motorizzazione è superiore non solo alla media, ma anche ad importanti centri metropolitani che dispongono ad esempio di porto e aeroporto (es. Genova). Tale spessore manifesta un forte dinamismo locale.
Ed è proprio la domanda di trasporto privato, fortemente espressa con l’uso dei veicoli di proprietà a prescindere dalla morfologia del territorio, che testimonia il valore funzionale ed operativo degli abitanti.
Tale dinamismo si riscontra anche nell’accrescimento delle zone a traffico limitato (Ztl) la cui superficie estesa alimenta, doverosamente a favore, i dati ambientali della città di Frosinone.
Ciò che si rende evidente, per proseguire con le considerazioni, lo sviluppo industriale e tecnologico del territorio nonché la concentrazione degli ambiti di consumo, che si estendono doverosamente anche nella metropolitana romana, che evidenziano la necessità di rilancio del combinato terrestre agganciato all’aereo cargo, attraverso logiche di sistema integrate che consentano di avere a livello nazionale o regionale una “rete” di terminali omogenea per caratteristiche operative di servizi offerti, sia in termini funzionali che gestionali e tale da attrarre soprattutto sulle relazioni nazionali quote di traffico aggiuntive, dando sempre più forza e connettività tra gli “ambiti di produzione” (tipici distretti italiani) e gli “ambiti di consumo” (sub-urbani, urbani medi e grandi).
Con le infrastrutture rese funzionali, a partire dall’aeroporto di Frosinone, che potrebbe consentire un serio recupero dei 60 ettari da destinare al progetto dell’interporto del capoluogo, si generano sistemi di servizi a tecnologia avanzata di assoluto interesse pubblico: un sistema aperto dai vantaggi sia culturali che operativi che consente al territorio di conquistare il controllo delle fasi di produzione, di import ed export e dei flussi di merce a livello estremamente ambizioso.
Tutto ciò avrà benefici importanti in termini di capacità di programmazione delle infrastrutture, ottimizzazione nell’uso di quelle esistenti, definizione dei migliori percorsi per le infrastrutture (come ad esempio l’interporto) per il rilancio progettuale ed esecutivo.
Fra le politiche del trasporto aereo noi siamo maggiormente esposti alla considerazione all’affidabilità del sistema aereo cargo il quale genera competitività ed alimenta collaborazioni, telecomunicazioni dei servizi e standardizzazione delle procedure. In genere il trasporto aereo rappresenta, in termini di quantità, il 2-3% delle merci movimentate, ma rappresenta anche il 35% in termini di valore.
Il progetto strategico, per potenziare ed incrementare i traffici recuperando cargo aereo che utilizza scali europei, non può limitarsi a valutazioni esclusive su aspetti territoriali-urbanistici e posizionamento della struttura aeroportuale (a pochi chilometri dalla città) ma verificare l’intera area interessata oltre ai livelli di massa critica per la organizzazione di servizi nella logica di 24 h, l’organizzazione della documentazione amministrativa di accompagnamento delle merci, la circolazione dei veicoli per i servizi di trasporto.
Le buone pratiche sperimentate per questo segmento di mercato potranno, laddove viene dimostrato di essere efficaci, essere utilizzate dagli altri settori, nella logica delle filiere. Questa procedura è in linea con il cambio di passo che si sta registrando anche a livello comunitario. I cui processi, a ben vedere, molto spesso vengono testati e modificati per eliminare le catena della complessità.
Gli obiettivi prioritari per l’air cargo di Frosinone emergono chiaramente dal processo del mercato dei servizi handling attraverso la creazione degli slot, il mercato dei servizi a terra, l’accesso alle infrastrutture ed ai servizi potenziati, identificazioni delle professionalità e certificazioni, standard di sicurezza e penalizzazioni per gli handler inadempienti.
La struttura aeroportuale consente l’applicazione e l’attuazione di procedure logistiche incentivando le politiche di vendita franco destino dei prodotti made in Italy, magari con misure di sostegno o accordi di filiera commisurati all’attività, al settore ed alla quantità di valori.