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Ascoli, Si inaugura questa sera la Mostra ‘Procopio illustra il mito’ curata da Nazzareno Verdesi

S’inaugura questa sera alle 19 a Palazzo dei Capitani la mostra-concorso “Procopio illustra il mito”, un progetto per gli istituti scolastici del Piceno, nasce da un’idea del Presidente dell’Associazione Culturale ZoomArt di Ascoli Piceno Nazzareno Verdesi, con la collaborazione dell’artista Pino Procopio.

Sayonara Tortoreto

L’artista ha dipinto su tela 20 miti, i titoli dei quali sono stati illustrati e trasmessi alle insegnanti delle IV e V classi elementari di Ascoli Piceno e provincia che hanno aderito al concorso. A ciascun alunno è stato assegnato un mito da disegnare su cartoncino e la consegna è avvenuta presso la Galleria 2019 di Ascoli Piceno che li ha fatti pervenire alla commissione di giuria la quale ha scelto i 20 disegni (uno per ogni mito) che hanno decretato gli alunni vincitori del concorso. I disegni degli alunni vincitori, oltre ad essere pubblicati nel catalogo della mostra, sono stati esposti insieme alle opere realizzate dall’artista Pino Procopio presso le sale del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.

Si ringraziano per la preziosa collaborazione le seguenti insegnanti: Rita Sabatini, Maria Teresa Cagnetti, Maria Rita Firmani, Giulia Giorgi, Maria Grazia Celani, Paola Marchetti e la dirigente degli istituti scolastici Prof.ssa Valentina Bellini.”Nell’accogliere nelle sale del Palazzo dei Capitani del Popolo questa importante iniziativa promossa da Nazzareno Verdesi, l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno – dice il sindaco Marco Fioravanti – ha inteso dare un segnale molto esplicito riguardo all’attenzione che vuole riservare ai giovani ed agli studenti degli istituti cittadini per favorire il loro approccio al mondo dell’arte contemporanea. Condividendo le finalità di un progetto molto ambizioso, si è inteso coinvolgere i docenti e gli allievi di alcuni istituti ascolani in un’ esperienza innovativa ed entusiasmante: il maestro Pino Procopio si è infatti confrontato con gli insegnanti aprendo loro le porte del suo mondo interiore e questi, a loro volta, hanno svolto il ruolo di mediatori nei confronti degli allievi che hanno riprodotto le medesime tematiche mitologiche rappresentate dal maestro calabrese nelle sue tele ricche di spunti satirici e di colori vivaci, capaci di attrarre e di stimolare la creatività dei giovani. La mostra dunque propone, accanto alle opere di Procopio, anche quelle degli studenti selezionate da una giuria di esperti, dando vita ad un confronto per molti versi sorprendente in considerazione del fatto che si siano sentiti protagonisti di un’esperienza indimenticabile, quella di essere loro i protagonisti di un evento culturale”

.”Le narrazioni mitologiche giungono a noi da lontano, dalla notte dei tempi, trasmesse oralmente da cantori e aedi, attingendo ad una sapienza antica, ancestrale, frutto della alleanza, ancora non infranta, dell’uomo con la natura e i suoi segreti. – dice l’assesore all’Istruzione Donatella Ferretti – È questo il motivo per cui i miti continuano a parlarci e a comunicarci per una via misteriosa e profonda, le loro eterne vertà. Sui temi del mito classico, sui suoi eroi, le imprese, gli amori e le vendette, gli onori e le cadute, che vedono il mescolarsi dell’umano e del divino, si sono confrontate due prospettive che, se pur distanti e differenti tra loro, presentano interessanti affinità: quella dell’artista e quella del bambino. È un progetto che nasce dalla creatività di Nazzareno Verdesi e dal suo impegno per avvicinare le giovani generazioni all’arte, progetto che ha visto l’immediata ed entusiastica adesione di Pino Procopio, artista poliedrico e immaginifico, che si è reso disponibile con grande generosità. L’amministrazione comunale, con l’assessorato all’istruzione, è stata ben lieta di sostenere il progetto, favorendo l’incontro con insegnanti e alunni, creando un “ponte” dal grande valore formativo, nel senso della crescita personale e della valorizzazione dei talenti. Citando Arthur Schopenhauer “Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino”.

Per Monica Acciarri, consigliere regionale delle Marche “La mostra “Procopio illustra il mito”, organizzata dall’Associazione Culturale Zoomart a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, è una di quelle azioni in campo culturale fortemente apprezzata dalla Regione Marche. Vedere coinvolti, oltre al Maestro Pino Procopio, gli alunni delle classi quarte e quinte elementari degli Istituti scolastici del Piceno con il supporto delle loro insegnanti, rivela quanto può essere importante il contatto con l’arte nei primi anni di scuola dei nostri ragazzi. Si tratta di un’attività fuori dal normale percorso di studio che sviluppa lo spirito critico dei nostri giovani studenti. È un approccio che tra l’altro può far scoprire talenti nascosti tra le giovani generazioni che altrimenti non verrebbero alla luce o magari impiegherebbero più tempo per emergere. Di fatto il disegno è spesso l’interpretazione di un’interiorità che si rende plastica, che viene fissata sulla carta o sulla tela vincendo i propri timori, mettendosi in gioco dinanzi agli altri. Una politica attenta non può restare fuori da una utile provocazione culturale come quella che il Maestro Procopio fa a se stesso e agli studenti. La funzione di crescita che questa mostra avrà sui nostri ragazzi punta anche su un aspetto del tutto innovativo con il quale un artista di fama nazionale crea una sinergia empatica mettendosi allo stesso livello di giovani pittori in erba che si “sfidano” tra loro in un gioco di rara qualità e rende al Maestro Procopio spunti di riflessione personale che creano un crescendo creativo in coabitazione con i nostri ragazzi. Alcuni di loro in questo “concorso” d’espressione potranno vedere i propri disegni accanto alle opere d’arte di Pino Procopio che spesso “dissacrano” gli oggetti, gli animali, i personaggi con la sua particolare interpretazione di un inusitato angolo di visuale. Eppoi c’è un’altra innovazione nel tema di questa mostra concorso che è la mitologia. Per affrontarlo in genere occorre attendere di arrivare alle scuole secondarie. Qui si è scelto di precorrere i tempi rendendo la materia più vicina ad una visione favolistica, un modo più comprensibile per i ragazzi delle primarie”.

“La fantasia sfrenata, la capacità di cogliere gli aspetti satirici dell’epos e il senso del colore – per il prof. Stefano Papetti, curatore della mostra – sono innegabilmente le qualità che rendono indimenticabili le opere di Pino Procopio e le tele dedicate ai grandi personaggi del mito realizzate in questa circostanza confermano la straordinaria attitudine del maestro calabrese ad interpretare in chiave contemporanea temi che sono stati affrontati dai maggiori artisti del passato. Riflettere sul mito significa infatti non soltanto accedere ad un mondo affascinante ma sperimentare come, attraverso questi racconti avvincenti, i popoli del passato potessero rapportarsi con le grandi tematiche esistenziali; la noia, il dolore, la morte ma anche gli aspetti più piacevoli della vita come l’amore, la bellezza, il sesso. Grazie alla lungimiranza di Nazzareno Verdesi, le tele di Procopio sono state appositamente realizzate per avvicinare i più piccoli al mondo della mitologia; con il coinvolgimento di vari istituti scolastici ascolani, le docenti hanno avuto occasione di conoscere l’artista, di mettersi in relazione con il suo mondo interiore e di svolgere un importante ruolo di mediazione con i loro alunni che, in sintonia con quanto Procopio ha realizzato nel corso degli ultimi mesi, si sono anch’essi cimentati nel rappresentare quegli stessi personaggi. Questo confronto, che si è concretizzato in occasione di un coinvolgente incontro del maestro con gli alunni che lo hanno intervistato, ha certamente contribuito ad arricchire l’esperienza formativa degli studenti avvicinandoli al mondo dell’arte contemporanea non come semplici fruitori ma da protagonisti. La mostra dunque propone, accanto alle opere di Procopio, i disegni dei giovani allievi, in un confronto che mette in evidenza l’impegno con cui si sono applicati e in qualche caso anche delle acerbe attitudini artistiche che con il tempo potranno maturare.

Dal canto suo l’artista calabrese ha subito accolto con entusiasmo questa ennesima sfida lanciata da Nazzareno Verdesi, che nel passato ha già dato prova di saper condurre in porto iniziative nuove e capaci di coinvolgere il grande pubblico giovanile: lo ha dimostrato quando, in tempo di Covid, ha organizzato una grande mostra di tele di Procopio dedicate al tema della Quintana che hanno portato nelle sale del Palazzo dei Capitani del Popolo i colori della manifestazione che per ragioni sanitaria venne annullata e poi una grande rassegna di dipinti ispirati alle Operette Morali di Leopardi proposta a Recanati nel 2022. Ora Procopio scende in campo sul tema della mitologia e sfida gli studenti ad una “singolar tenzone” che li vede protagonisti di un evento culturale avvincente ed irripetibile. Per tutti coloro che, in ruoli diversi, hanno ideato, collaborato e preso parte a questo ambizioso progetto 14 è stata un’esperienza esaltante e tutti gli sforzi fatti sono stati ampiamente ripagati dall’entusiasmo e dai sorrisi dei giovani artisti in erba che certamente porteranno con loro il ricordo di un’esperienza coinvolgente”.

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