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Ascoli, Il Gladiatore Russel Crowe in versione Bluesman osannato anche in Piazza del Popolo da oltre tremila persone

Emozionante e alla fine anche molto apprezzato dai cultori del genere rock-blues il concerto dell’attore neozeladese Russel Crowe in Piazza del Popolo. Oltre tremila persone si sono accalcate davanti al palco sistemato sul sagrato della Basilica di San Francesco per ascoltare i brani cantati dal ‘Gladiatore’ e dalla sua band, ‘The Gentlemen Barbers’. Tra loro anche la straordinaria partecipazione del regista e Premio Oscar Taika Waititi.

Sayonara Tortoreto

Crowe dopo la clamorosa rivelazione di avere radici ascolane, ha ricevuto la cittadinanza onoraria da parte del Sindaco Marco Fioravanti. Una foto nel retropalco prima del concerto con i due che si sono abbracciati davanti allo sguardo compiaciuto dell’ex Presidente dell’Ascoli Calcio Francesco Bellini e al patron dell’Atletico Ascoli Graziano Giordani.

La rivelazione di Russel Crowe che il suo trisavolo da parte di madre, viaggiò in Nuova Zelanda nel 1864, ed era Luigi Ghezzi, nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, figlio di Augustine e Annunziata, nata a Parma, ha sconvolto il mondo dello spettacolo.  Il Premio Oscar Russel Crowe ascolano, era davvero impensabile da credere. Luigi Ghezzi aveva lavorato in Argentina, aveva preso una nave per l’India, aveva fatto naufragio ed era finito a Città del Capo in Sudafrica. Mentre si trovò lì incontrò e sposò Mary Ann Curtain ed emigrarono in Nuova Zelanda. In realtà si dice che fosse nato nel parmense. Perché una volta sbarcato in Nuova Zelanda abbia scritto nei documenti d’immigrazione che era di Ascoli Piceno e non di Fidenza rimane un mistero.

“Il mio avo Luigi Ghezzi è partito da qui – ha urlato Russel Crowe dal palco di Piazza del Popolo – e non è più tornato. Stasera sono io che sono tornato a casa. Stasera anche io sono ascolanoooo!!!” E giù un boato del pubblico stile gol allo stadio Del Duca.

Russel Crowe e la sua band hanno rivisitato numerosi successi della storia della musica ridando vita a brani iconici, attraverso nuovi arrangiamenti, per regalare al pubblico un’esperienza davvero straordinaria. I rapporti con la band risalgono a 30 anni fa. David Kelly (batteria) e Stewart Kirwan (tromba) erano membri dei Thirty Odd Foot of Grunts, oltre a suonare con Crowe in The Ordinary Fear of God, che includeva Stuart Hunter (piano) e Chris Kamzelas (chitarra). James Haselwood (basso) si è inserito perfettamente all’interno della band che vede anche le voci di Stacey Fletcher, Susie Ahern e Britney Theriot. 

 Russell Crowe si è esibito in diversi brani del repertorio: “Stand, Baby”, “Don’t Be So Unkind”, “One Good Year”, “Southampton”, “Blackjack County Chain”, “Killing Song” cimentandosi poi in una serie di cover: “Take This Waltz” di Leonard Cohen, Romeo & Juliet  di Mark Knopfler, Into My arms di Nick Cave e Hazy Shade di Paul Simon.

Ad accompagnarlo sul palco anche il figlio Charlie. Un omaggio è stato dedicato anche alla cantante scomparsa Amy Winehouse e la chisura doppio un doppio bis è stata affidata al riarrangiamento di ‘Sarà perchè ti amo’ dei Ricchi e Poveri nel totale delirio della piazza.

Uno spettacolo da ricordare.

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