Ascoli, Alessio Poli è il più giovane consigliere comunale della nuova amministrazione guidata dal sindaco Marco Fioravanti
Alessio Poli, il più giovane consigliere comunale di Ascoli Piceno e promotore di pratiche innovative giovanili della città, ci rivela le motivazioni che lo hanno spinto ad avvicinarsi alla politica e gli obiettivi futuri. A due giorni di distanza dalle elezioni comunali, Poli si dichiara orgoglioso per essere riuscito a guadagnarsi il ruolo di consigliere comunale al fianco del sindaco Marco Fioravanti.
Alessio, come è nato in te l’interesse verso la politica?
“Tutto ciò è accaduto in modo molto naturale, essendo stato sempre un ragazzo curioso ed interessato all’ascolto delle opinioni distanti dalle mie. Con l’associazionismo e svolgendo il ruolo di Rappresentante d’istituto della mia scuola ho pian piano capito che la mia passione era la politica; mi piacerebbe essere riconosciuto come rappresentante della fascia giovanile ascolana”.
Purtroppo, ad oggi sono pochissimi i ragazzi impegnati politicamente. Qual è, secondo te, l’approccio migliore affinché i giovani si interessino di più al mondo politico?
“Personalmente, confido nella mia elezione. In questi cinque anni futuri il mio obiettivo è quello di avvicinare più ragazzi possibili alla politica. Quando si riesce a raggiungere degli obiettivi politici, molto spesso si abbandona il pensiero di bene per tutti e si adotta quello di bene per se stessi. Sono al servizio di chi mi ha votato e di chi no, sono pronto ad ascoltare tutti, la politica si fa insieme. Non sarò io il protagonista ma tutti i giovani di Ascoli; per aumentare la partecipazione giovanile voglio testimoniare tutto ciò che succede all’interno del consiglio comunale. Vorrei che tutti i ragazzi fossero più consapevoli su ciò che significa fare politica e su quanto sia importante il diritto di voto”.
Ora che ti trovi in questa posizione, hai totale fiducia in te stesso o sei impaurito per ciò che verrà? Credi che riuscirai a raggiungere i tuoi traguardi?
“Questa sarà per me una sfida contro me stesso, la fiducia mi è stata data dalle persone e l’unica paura che ho è quella di non riuscire a ringraziarle adeguatamente. Sento di avere una grande responsabilità ma sono una persona caparbia e svolgerò il mio lavoro fino in fondo”.
Dunque consideri la tua vittoria come totalmente guadagnata in modo autonomo?
“Si, ho fatto tutto da solo. I miei amici e la mia famiglia mi hanno aiutato ma non ho mai chiesto influenze o favori. Sono stato votato per le mie idee e tutto ciò non mi rende ricattabile”.
Come hai detto precedentemente, hai iniziato il tuo percorso totalmente da solo, agli inizi lontano dalle pratiche politiche. La domanda sorge spontanea: per quale motivo hai deciso di schierarti anche se non era assolutamente necessario nella tua posizione?
“Il discorso è che o si sta da una parte o dall’altra, anche se dovremmo allontanarci da questi schemi. Mi sono schierato con Marco Fioravanti perché credo in quello che ha fatto per la città e in quello che farà per i prossimi anni. È stato uno dei pochissimi che mi ha dato più fiducia, che ha ascoltato le mie idee e le ha messe in campo. Ho sempre esternato con lui il mio modo di essere moderato e lui ha sempre aperto le porte a questa mentalità. Si deve capire che mi sono candidato con Fioravanti in una lista civica non in un partito politico, questo non per la differenza di ideologie ma perché credo molto nel civismo piuttosto che nella logica dei partiti”.
Credo tu abbia letto il piano del sindaco per i prossimi anni, cosa ne pensi? Cambieresti qualcosa?
“Questa è una bellissima domanda. Sicuramente darei più slancio all’università, è un discorso complicato ma dovremmo programmare un piano strategico che non guardi solo ai corsi universitari ma alla vita degli universitari qui ad Ascoli Piceno”.
Qual è il principale obiettivo che vuoi raggiungere come consigliere?
“Innanzitutto vorrei che venisse istituita una commissione di politiche giovanili di cui voglio farmi portavoce. Ho iniziato già a pensare a delle proposte da portare in consiglio”.
Terminiamo l’intervista con questa domanda: la tua ambizione si limita al ruolo che ricopri oggi ad Ascoli Piceno o non trascuri la possibilità di raggiungere traguardi più alti?
“Ogni volta che mi è capitato di pensarci ho sempre detto di non voler andare al di fuori di Ascoli, magari in futuro mi piacerebbe diventare sindaco della mia città. Io cittadino confido più in ciò che può raggiungere un politico locale che un politico a livello nazionale. Sono fiducioso che la classe dirigente che stiamo costruendo noi giovani un giorno cambierà la politica anche a livello nazionale”.
Chiara Tarli