DanzAscoli festeggia il Ventennale con quattro giorni di stage internazionali dal 27 al 30 dicembre accompagnati da eventi, convegni e da uno straordinario ‘Capodanno della Danza’.
DanzAscoli compie venti anni e li festeggerà alla grande dal 27 al 30 dicembre al Teatro Ventidio Basso con quattro giorni di stage di danza internazionale. Poi il 31 dicembre nella ex Chiesa di Sant’Andrea a Porta Romana ci sarà il primo Capodanno della Danza: una grande festa per l’arrivo del nuovo anno con il classico Cenone, tanta danza e tantissimo divertimento.
Il Festival ‘DanzAscoli’ torna per la seconda volta in versione invernale e oltre allo stage di danza internazionale, ci saranno anche incontri, cene di gala e spettacoli in compagnia di docenti da tutto il mondo.
Era il 2000 quando “DanzAscoli” iniziò a muovere i primi passi in cittá. Nato come stage internazionale, ideato dalla danzatrice ascolana Tina Nepi, è diventato oramai un appuntamento fisso prima dell’estate ascolana, poi del Natale dal 2022. Una manifestazione nata per amore della danza e verso la città di Ascoli, con l’obiettivo di porre al centro i giovani dando loro la possibilità oltre che della formazione anche di essere protagonisti di un festival che quest’anno spegne venti candeline. Per festeggiare questo importante traguardo, ricco sarà il calendario eventi che aprirà i battenti il 27 dicembre al Teatro Ventidio Basso e si concluderà il 29. Un’edizione speciale che vedrà tante novità con spettacoli, contest e mostre grazie al sostegno della Regione Marche, del Bim
“L’evento darà rilievo a questo territorio, già nella prima edizione, nel 2000 – ha ammesso l’ideatrice Tina Nepi titolare della Scuola di Danza ‘Miniera delle Arti – e i primi partecipanti hanno colto l’occasione per visitare la zona. Oggi, le persone sono quintuplicate e, visto che il periodo scelto è quello delle vacanze natalizie, prevediamo una grande affluenza”.
A sostenere l’evento ci saranno l’Avis di Ascoli, l’Avis Provinciale, Bim Tronto, le amministrazioni comunali, l’unione montana, Wap, e per la prima volta anche la Regione Marche. Altri tantissimi sponsor si affiancano poi ad una serie di piccole realtà locali gestite e promosse da giovani. AP Events, Futura, Impero, Applay, Club 41 Marcuzzo, Club 41 San Benedetto, Club Agora Riviera Adriatica sono solo alcune delle associazioni che hanno avuto e avranno un ruolo importante all’interno di questa edizione, con un coinvolgimento attivo che pone il focus proprio sulle nuove generazioni.
Un festival che non solo promette di trasformare la città in un palcoscenico, ma che potrebbe anche rivitalizzare il turismo locale e catturare l’attenzione dei giovani, veri protagonisti della manifestazione. Ascoli si prepara perciò ad accogliere visitatori da tutta Italia per uno degli eventi che promette di smuovere il turismo cittadino e portare un’ondata di vitalità nelle strade, anche grazie al veglione di capodanno, organizzato per l’occasione. Il proposito sembra essere quello di chiudere l’anno, in bellezza, ballando.
“C’è grande attesa per questo evento – ha dichiarato Diego Giacoboni, presidente della” Miniera delle Arti Aps” che include altri contenitori tra cui la scuola di danza “Tina Dance” di Tina Nepi, giunta ormai al 40° anno di attività – fondamentale è stata la collaborazione con l’Avis, sposando il motto “donare danzando”, e con le realtá del territorio. Una presenza che dimostra che la città c’è, viene coinvolta e solo uniti possiamo portare grandi risultati di valenza anche turistica. Sono previste infatti 400-500 persone che hanno scelto di partecipare ai nostri eventi e che trascorreranno le festività con noi ad Ascoli. DanzAscoli è uno dei pochi stage di danza che si svolge all’interno di un teatro antico all’italiana come il Ventidio Basso di Ascoli Piceno.
Ci saranno tanti premiati, tra questi il nostro direttore artistico, Garrison Rochelle, che ha sempre sostenuto il nostro progetto ed è molto vicino alla città: un cittadino onorario che meritava di essere premiato.
«E’ una collaborazione storica quella che ci lega a “DanzAscoli”, nata subito dopo la prima edizione – dice Maria Pia Mancini, presidente dell’Avis comunale – una manifestazione che ha un enorme valore, soprattutto perché ha alla base un concetto di rete. Per l’Avis è fondamentale creare un legame con le realtá del territorio e sensibilizzare il tema della donazione ai giovani presenti a questi eventi». «La Miniera delle Arti è stato un valore aggiunto all’Avis – spiega Stefano Felice Presidente dell’Avis provinciale e vice presidente dell’Avis comunale – non c’è un momento in cui si ricorda ai bambini, ai ragazzi ma anche ai genitori la mission dell’Avis».